Tipo di oggetto: pittura.
Autore: Hieronymus Bosch ('s-Hertogenbosch, Paesi Bassi 1450 circa - Habsburg Olanda 1516).
Data: 1516 circa.
Materia e tecnica: olio su tavola.
Dimensioni: 135 x 200 cm.
Conservato nel Museo del Prado di Madrid.
Descrizione:
Sull'anta sinistra vi
sono quattro episodi distinti: in alto la caduta degli angeli ribelli, che
mentre precipitano cambiano forma ed assumono l'aspetto di rospi e insetti,
tema forse tratto dallo scritto Die Diersche Lucidarius, una ripresa del
XIV secolo
dell'Elucidanum di Anselmo,
dove vengono paragonati gli angeli caduti a rospi; più in basso la creazione di
Eva da una costola di Adamo; ancora più in basso e sulla destra il Peccato
originale con il serpente dalla testa di donna e mani con artigli;
infine la cacciata dei progenitori, dove la porta del Paradiso terrestre è coronata da una pianta
irta di spine e con vari frutti, uno di questi beccato da un uccello come
simbolo di lussuria, mentre il cardo è simbolo della tentazione dei sensi.
Le figure sono
allungate, con profili sinuosi, che echeggiano il gotico internazionale.
Pannello centrale
Pannello centrale
Nel pannello centrale è il carro di fieno e
la confusione che scatena il suo passaggio. In esso, forse memore della
tradizione italiana dei Trionfi, l'artista rappresentò il proverbio, dedicato
all'avidità, che dice: «Il mondo è come un carro di fieno, ciascuno ne arraffa
quel che può».
Sulla cima del carro si svolge un concertino,
a cui partecipano anche un angelo, che si rivolge in preghiera a Gesù apparso
in cielo, e un demonio azzurro col naso a tromba e con la coda di pavone, simbolo
di vanità. Dietro di loro si vede un cespuglio, in cui una coppia di contadini
si bacia. La civetta è simbolo dell'inganno, mentre il demonio azzurro, con la
sua dolce musica, rappresenta l'adescamento suadente al peccato. La civetta era
infatti usata nella caccia per attirare altri uccelli col suo richiamo, mentre
la tromba del demone rimanda al verbo olandese trompen che significa
ingannare. Evidente è il richiamo a un'allegoria della vita, tra piaceri,
tentazioni e interventi angelici. La visione pessimistica di Bosch è
evidenziata dal fatto che il corteo del carro sia trascinato da diavoli verso
destra, cioè verso il pannello con l'Inferno. In basso, attorno al carro, si
dimenano i personaggi di ogni estrazione sociale per accaparrarsi il fieno, anche con forconi,
scale e altri strumenti, finendo per litigare tra di loro (le due donne), se non
addirittura uccidersi (l'uomo col cappello che
sgozza un altro uomo), con lieve conforto dei religiosi, come il frate che
cerca di trattenere, con poco slancio, la donna infuriata.
Dietro il carro si dispone un
corteo, guidato dal Re di Francia, dal Papa e dall'Imperatore.
In primo piano si vede poi una
serie di personaggi, singoli o in coppia, che raffigurano un'articolata
casistica di peccati umani.
Anta di destra
Anta di destra
Nell'anta di destra è raffigurato l'Inferno
rappresentato come una città incandescente, con diavoli intenti alla
costruzione di una torre, forse ripresa dalla biblica torre di
Babele. Lo sfondo è acceso, come in altre opere dell'artista, dai
bagliori delle fiamme eterne, un motivo che forse ha una base biografica,
quando da adolescente l'artista assistette a un incendio notturno nella sua
città, 's-Hertogenbosch.
(visitato al Museo del Prado, Mostra "El Bosco, La exposicion del V centenario, 19 ago 16).
(visitato al Museo del Prado, Mostra "El Bosco, La exposicion del V centenario, 19 ago 16).