Mi hanno chiesto di benedire la loro casa in campagna. Sono
preoccupati per alcune difficoltà della vita, e forse l’età che avanza non
permette di rimanere sempre sereni nell’affrontare nuove contrarietà. I due
amici di una certa età mi aspettavano davanti alla loro casetta, illuminata
dalle due piante di albicocche in fiore.
Una parola, una preghiera di benedizione, un caffè, le foto
dei familiari, e poi vado. La signora passa al marito una banconota troppo
grossa perché io la possa accettare. Perché, non so se lo sapete, capita che i
poveri sappiano essere generosi. Insistono ma non posso accettare. Loro
capiscono e si adeguano. Perché, non so se lo sapete, capita che i poveri sappiano
obbedire.
Per farli contenti, e per il piacere dei miei occhi, mi fermo
a contemplare i due alberi in fiore: la meraviglia della natura! Un albero in
fiore mi fa pensare già alla Pasqua anche se abbiamo appena iniziato la
Quaresima!
Guardo ammirato la bellezza creata dal Padre e la signora mi
mette in mano un sacchettino con dentro tre limoni appena tolti dalla piccola
pianta che nemmeno avevo notato. “Almeno questi li devi prendere!” mi dicono
sorridendo, sicuri che avrei accettato.
I miei amici non lo sanno, e io lo voglio scrivere subito. In
quel momento ho rivisto mio padre e la sua passione per la piccola pianta di
limoni che teneva davanti casa, in via Boccalara di Cervarese Santa Croce, e
che ammirava tutti i giorni, anche se non produceva frutti buoni come sono
saporiti i limoni del sud. Non lo sanno. Ma mi hanno donato tantissimo, molto
più della banconota rimasta in tasca loro. Mi hanno fatto un dono splendido,
entrato nel cuore, negli affetti, nei ricordi.
Grazie amici dei tre limoni. Grazie Padre. Grazie papà.
Foggia, 3 marzo 2017