venerdì 8 aprile 2016

Nonno Libero

una storia vera. e grande. di liberazione.
raccontata dal dott. Francesco Niglio con la sua capacità e attenzione di medico, di cristiano e di volontario nella Caritas Diocesana di Foggia-Bovino.
una storia che a Foggia conosciamo, e che dobbiamo ricordare. per altre liberazioni.

9 gennaio 2016
Grande emozione e sensibilità ha mostrato la città per la vicenda di nonno Libero, e in comune accordo tra la Caritas Diocesana e i Fratelli Della Stazione riteniamo giusto e doveroso, verso tutti coloro che hanno a cuore questo signore tanto amato, che si diano le informazioni sul suo stato di salute e, soprattutto, che queste giungano in maniera corretta e non nella maniera più disparata rispetto a ciò che riguarda il suo decorso clinico.
Nonno Libero è giunto in Pronto Soccorso la sera del 7 gennaio. Vorrei precisare che non è stato attuato un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), ma un accertamento sanitario obbligatorio, che poi è risultato momento fondamentale per il prosieguo delle sue cure. A posteriori constatiamo che se ciò non fosse avvenuto, oggi probabilmente lo piangeremmo.
In Pronto Soccorso, con grande collaborazione collettiva, si sono eseguiti esami ematici, radiografia del bacino e degli arti inferiori e una Tac del cranio. Nonno Libero ha riportato una frattura del femore, motivo per il quale era caduto nel punto in cui poi è stato soccorso e non riusciva più a deambulare. Nel contempo però i suoi esami e la Tac del cranio hanno dato esito negativo.
Ora è ricoverato nel reparto di Ortopedia degli OORR di Foggia e gli vengono prestate tutte le cure possibili del caso, con grande attenzione.
Ha anche un’ assistenza personale per l’ igiene e tutte le eventuali necessità.
Per la frattura, avrà nei prossimi giorni il trattamento risolutivo della patologia ortopedica.  Alle 18 di stasera le sue condizioni generali si possono definire sicuramente ottime, si alimenta normalmente, non ha dolore ed è collaborante in toto.
Nonno Libero ora sorride.

12 gennaio
Caritas e Fratelli della Stazione continuano ad essergli accanto. Volentieri trasmetto notizie, poiché la città è sempre in ansia per lui.
Stamattina é stato operato per la frattura del femore e il decorso post-operatorio procede positivamente e senza problematiche degne di nota: nonno Libero è sereno.
Ovviamente è costantemente assistito in tutto. Con il suo ormai caratteristico accento toscano mi ha appena chiesto un caffè e insieme lo abbiamo sorseggiato.
Vi aggiornerò con regolarità.

19 gennaio
Nonno Libero è sempre nel cuore dei Foggiani. Riferisco doverosamente, come volontario Caritas, sul suo attuale stato di salute, anche psicologico, in maniera concreta e soprattutto reale, al di là di sterili polemiche e voci che si rincorrono incontrollate...
Volge positivamente ormai al termine la prima parte del trattamento della patologia ortopedica, e stiamo programmando una seconda fase che gli permetta di raggiungere una totale ripresa della deambulazione.
Nonno Libero si alimenta con regolarità e autonomamente. Soprattutto inizia anche a sorridere con grande spontaneità e a gradire questa nuova vita. Spesso abbiamo simpatici dialoghi: si è aperto con fiducia, è di una dolcezza sicuramente grande!

22 gennaio
Stamattina si è conclusa positivamente la prima fase della malattia di nonno Libero; l'ho personalmente accompagnato dove eseguirà la riabilitazione per il pieno recupero della deambulazione.
Come medico e volontario della Caritas mi sono preoccupato e assicurato che fosse tutto predisposto al meglio, dalla dimissione (ortopedia) al nuovo ricovero (riabilitazione).
Clinicamente tutto procede nel migliore dei modi. Si alimenta regolarmente, anzi mostra pian piano tutta la sua verve e simpatia, e gradisce moltissimo il caffè.
Ovviamente continua ad essere regolarmente assistito in tutte le sue possibili esigenze personali nel modo migliore.
Il suo sorriso è sempre rassicurante.

25 gennaio
Nonno Libero ormai è in una fase avanzata di guarigione e ottiene ottimi risultati nella sua riabilitazione.
Inizia a deambulare con appoggio, senza problemi particolari, ma soprattutto credo stia iniziando concretamente una nuova vita. Si fa sempre più loquace, da buon Toscano, e goloso.
L'uomo che girava ricoperto dalle buste è oggi sicuramente un lontano ricordo: ha lasciato il posto ad una persona vera, che sorride spensierata e ha ricevuto solidarietà e amore da tutta la città. Grazie da nonno Libero a quella che è la sua città di adozione.
Ora il sole splende anche per lui.

30 gennaio
Con gioia volevo comunicarvi che il ricovero di nonno Libero é terminato. È stato accolto, con grande sensibilità, in un appartamento della Caritas Diocesana, e le giuste paure di molti che potesse immediatamente tornare per strada sono veramente distanti.
Qui, ora inizia a far proprie le sensazioni che dà l’ambiente caratteristico della vera casa. È seguito costantemente nella sua convalescenza per l'aspetto sanitario e per tutte le sue possibili esigenze personali.
Inizia a collaborare totalmente e ad interagire in maniera veramente importante, per cui la sua ripresa si può considerare positiva in toto.
Potrebbe essere iniziata per lui realmente una seconda vita, degna di tale nome.

4 febbraio
Era la sera dell'otto gennaio quando soccorrevo nonno Libero, da oltre 48 ore riverso a terra per una frattura del femore. Appariva allora un uomo senza dignità: dopo quasi un mese il suo percorso di guarigione è ormai in fase avanzata e continua a ricevere le migliori e più attente cure.
Nonno Libero è sempre ospitato in un appartamento dalla Caritas, dove finalmente sta ritrovando la sua dimensione di uomo e dove riceve tutte le attenzioni possibili. È stata gioia veramente grande vederlo trascorrere gran parte del suo tempo a guardare la televisione, da cui è fortemente attratto.
Ha ripreso a deambulare senza problemi particolari.
Ormai sta entrando nella dimensione di una vita di relazione: ciò lascia presagire che nonno Libero possa essere realmente recuperato ad una vita serena.
Ieri godeva del sole foggiano seduto comodamente al balcone, riscoprendo tutto ciò che era, ormai, diventato un mondo sconosciuto.
Volevo condividere le ultime belle notizie con tutti voi, che con grande cuore ed emozione avete seguito queste vicende.

14 febbraio
Amore può e deve essere ciò che diamo al prossimo, e in questa giornata in cui si festeggia l'amore voglio, ancora una volta, aggiornarvi su nonno Libero.
È ospitato ormai da qualche giorno presso la casa di accoglienza S. Maria del Conventino della Caritas Diocesana, perché possa gradualmente iniziare a socializzare e a interagire con gli altri ospiti e con i volontari.
Dopo l'operazione per la frattura del femore, ha ripreso a camminare con sempre maggiore sicurezza, e in questa fase viene seguito costantemente.
Stamattina, come ormai succede da un po', guardava con attenzione la televisione mentre gustava qualche biscotto, perché è goloso!!
Viene assistito con grande attenzione e amore; ormai iniziamo veramente a credere che la rinascita e la ritrovata dignità di questo uomo possano essere realtà.
Ho osservato con grande gioia un ospite che lo aiutava a sbarbarsi: a riprova che molto spesso si può essere nella povertà economica ma possedere la vera ricchezza che è nel cuore.
Ho voluto in questo giorno di festa dell'amore parlarvi di nonno Libero: lui sente e ricambia l’amore di una città che lo ha accolto … 

22 febbraio
Ormai l'uomo coperto di buste, soccorso la sera freddissima dell'otto gennaio scorso, credo possa diventare un lontano e sbiadito ricordo in tutti noi. Deambula ormai autonomamente e con sicurezza, dopo la frattura del femore, e continua ad essere seguito con grande attenzione e dedizione. È sempre ospitato presso la casa di accoglienza della Caritas Diocesana. Qui giorno per giorno vive questa sua nuova vita, in una piena dignità, in tutto e per tutto. Gradualmente sta acquistando fiducia nell’ambiente che lo circonda e in chi gli dà amore incondizionato e sincero e opera al servizio del prossimo.
Stasera vi voglio parlare, con mia immensa felicità, non più di nonno Libero ma di nonno Michele. La pazienza e l'amore hanno dato il loro frutto: dopo averlo chiamato Michele, lui con tenerezza ha sorriso. Come vedete dalla foto, si gode il sole e può gustare regolarmente i pasti che con amore gli vengono preparati.
Non deve calare il silenzio su nonno Libero, o meglio Michele: la sua bella storia ha mostrato la solidarietà e il volontariato di una città che ha sicuramente tanti problemi ma anche il cuore grande.

6 marzo
Stamattina insieme a nonno Michele (Libero) abbiamo fatto una bellissima ed emozionante passeggiata all'esterno della casa di accoglienza della Caritas Diocesana, ove lui tuttora risiede.
Sono passati esattamente due mesi, da quando una caduta gli aveva provocato la frattura del femore: ora cammina con sicurezza ed autonomia. Ha anche gustato un caffè per strada e chiacchierato piacevolmente, ma questa volta da uomo che ha riacquistato la sua totale dignità di persona.
Sta ritrovando la vita in tutte le sue espressioni e nella sua bellezza, e ora non suscita sicuramente più compassione ma solo tenerezza e anche gioia......

13 marzo
In questa domenica piovosa e fredda, nonno Michele (Libero) ha preferito stare al caldo e godere del tepore della casa di accoglienza della Caritas, dove è sempre ospitato.
L'uomo, o meglio la strana persona coperta dalle buste, esposta a tutte le intemperie, che di notte, come tutti ricordiamo, dormiva spesso nel vano di un bancomat, è sempre più un lontano e sbiadito ricordo.
Molti si interrogano se non ci sia il pericolo che torni per strada con le sue buste: posso rispondere che sta riacquistando progressivamente, anche se ancora in un mondo tutto suo, fiducia e confidenza verso tutto un ambiente esterno. Non chiede di uscire, anzi preferisce molto spesso stare a vedere la televisione, da cui è fortemente attratto. Se assecondato, diventa anche un gran chiacchierone.
Ora, credo, siamo tutti felici che lui possa godere di un letto comodo, di un termosifone, di una tavola, che lui finalmente abbia una piena dignità di uomo.
Nonno Michele (Libero) è sicuramente l'emblema di una solidarietà che può e deve tendere sempre la mano e non fermarsi perché sono i nonno Michele (Libero) il vero segnale di una speranza. 

2 commenti:

  1. Una triste storia della vita di un nostro fratello che si allietata grazie all'aiuto degli Angeli di questa Terra.
    Ricordo quando nonno "Libero" passava tra L'indifferenza della gente e lui si era sempre più chiuso nei confronti di tutti i suoi concittadini. Le cose di questa terra ci rendono schiavi, ma solo l'amore verso Dio ci libera e ci dona speranza. Grazie Angeli di Dio.

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  2. Un esempio luminoso della misericordia e dell'amore cristiano vero. Occorre moltiplicare queste esperienze di vera resurrezione.

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